L’Istituto di studi giuridici del Lazio Arturo Carlo Jemolo della Regione Lazio ha presentato giovedì 18 giugno il volume “Arturo Carlo Jemolo. Un giurista nell’Italia del Novecento” scritto da Sergio Lariccia, professore emerito di diritto amministrativo della Sapienza e pubblicato dall’Istituto.
Alla presentazione sono intervenuti accademici e giuristi e in particolare, Giorgio Santacroce Primo Presidente della Corte di Cassazione e uno tra i fondatori dell’Istituto, Ernesto Lupo Consigliere del Presidente della Repubblica e Primo Presidente emerito della Corte di Cassazione, Pietro Rescigno professore emerito di Diritto civile della Sapienza e accademico dei Lincei, Natalino Irti, professore emerito di Diritto civile della Sapienza e accademico dei Lincei e Paolo Simoncelli professore di Storia moderna della Sapienza.
“L’istituto ha fortemente voluto la pubblicazione di questo volume – ha dichiarato Alessandro Sterpa, Commissario straordinario dell’Istituto Jemolo – per mantenere l’impegno preso due anni fa, di ricordare la figura di Arturo Carlo Jemolo, con un libro che vede la luce proprio in prossimità del venticinquesimo anniversario di attività dell’Istituto. Ringrazio il professor Lariccia – ha continuato Sterpa – che gratuitamente si è messo a disposizione e ha donato il suo patrimonio di conoscenza e la sua capacità di ricerca all’Istituto, permettendo questa pubblicazione”.

Il volume fa parte della collana “I quaderni Jemolo”, contiene numerosi documenti inediti e ha lo scopo di valorizzare la memoria storica della produzione scientifica e della presenza politica e culturale di Arturo Carlo Jemolo. Infatti, più di trent’anni dopo la sua morte, tenendo conto delle tante novità che hanno caratterizzato l’evoluzione della società italiana, molti sono ancora i motivi che inducono a continuare ad ascoltare la sua voce per una valutazione dei problemi civili, politici, giuridici e religiosi dell’Italia odierna, di valorizzare la memoria storica, la produzione scientifica e la presenza politica e culturale di Arturo Carlo Jemolo.
Arturo Carlo Jemolo era cattolico ma non clericale; difensore dei diritti dello Stato, nei suoi rapporti con la Chiesa cattolica, ma non anticlericale; liberale e cattolico; oppositore di talune scelte del partito radicale, ma rispettato e apprezzato dai radicali; convinto anticoncordatario, ma partecipe dei lavori per le trattative della revisione concordataria; fermo sostenitore del valore essenziale del senso dello Stato, ma impegnato nella difesa del sentimento religioso e delle garanzie delle istituzioni religiose. Fermissimi e ripetuti furono i suoi no all’intolleranza, al giurisdizionalismo, al concordato, al venir meno dei valori cristiani e i suoi sì alla separazione tra Stato e Chiesa cattolica, alla scuola pubblica, al divorzio; mai democristiano, ma neppure comunista; “bastian contrario”, “piccolo borghese” e “malpensante”.
“Siamo orgogliosi e onorati di pubblicare questo importante libro che verrà distribuito anche nelle librerie e che l’Istituto Jemolo terrà all’interno della propria biblioteca dedicata al Presidente del Consiglio di Stato – già docente dell’Istituto – Alberto de Roberto”, così il Commissario Sterpa a conclusione del suo intervento di apertura della cerimonia.

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