Il Ministero della Giustizia ha pubblicato di recente l’ultima rilevazione dei dati che riguardano la mediazione civile nel periodo che va dal primo gennaio al 31 marzo 2015. L’analisi evidenzia come l’attività di mediazione sia diventata una valida alternativa alla giustizia ordinaria, soprattutto per quanto concerne la velocità nelle procedure.

Un dato molto significativo riguarda la durata delle procedure di mediazioni confrontate con la giustizia ordinaria. Nel primo semestre del 2015, la durata di un contenzioso risolto tramite la procedura della mediazione è di 102 giorni, contro gli 844 giorni (dato 2013) nelle aule dei Tribunali.

Sono i contratti bancari con il 25,6% delle domande di mediazione a fare la parte del leone nei conteziosi, seguiti dai diritti reali con il 13,2%, la locazione con l’11,4% e le liti nei condomini con il 10,7%.

Sono il 43%, le mediazioni con esito positivo se si escludono le mediazioni in cui gli aderenti hanno partecipato solo al primo incontro conoscitivo.

La stragrande maggioranza dei procedimenti di mediazione sono di tipo obbligatorio con una percentuale dell’80,1%, mentre il 9,8% sono demandate dal Giudice e il 9,5% sono volontarie.

Dall’analisi delle aree geografiche, nel Nord-ovest è al primo posto con il 25% delle mediazioni definite, segue il Centro con il 23%, il Sud con il 21%, il Nord-est con il 20% e le isole con l’11%. Il Lazio risulta la seconda regione, dopo la Lombardia, con l’11,7% di attività di mediazione.

Nella mediazione demandata dal giudice, il 68% ha esito negativo se l’aderente procede oltre il primo incontro, mentre nel 32% dei casi, l’esito è positivo se l’aderente si accorda al primo incontro. Per quanto riguarda la mediazione obbligatoria il 42% ha successo al primo incontro mentre il 58% se l’aderente procede oltre il primo incontro. Infine, nella mediazione volontaria il 59% delle mediazioni si conclude con successo al primo incontro mentre il 41% hanno esito negativo se l’aderente procede oltre il primo incontro.

Dal 21 settembre 2013 è stata introdotta l’obbligatorietà dell’assistenza legale per le materie obbligatorie: condominio, diritti reali, divisione, locazione, successioni ereditarie, comodato, patti di famiglia, affitto aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari, questo comporta che sul totale dei proponenti il 48% è assistito da un avvocato mentre il 52% non è assistito. Infine, sul totale aderenti comparsi, il 77% sono assistiti da un avvocato e il restante 23% non è assistito.

In allegato il documento integrale della DG – Stat