La Commissione Politiche sociali e salute del Consiglio regionale del Lazio, su iniziativa della Giunta regionale, ha approvato il testo della proposta di legge sulla conciliazione nelle controversie sanitarie e in materia di servizi pubblici.
Una legge che dà nuove forme di tutela ai cittadini, nei casi di mancato rispetto degli standard di qualità previsti dalle Carte dei servizi da parte dei soggetti erogatori di servizi pubblici regionali, ivi compresi gli enti del Servizio sanitario regionale.
I cittadini potranno così rivolgersi alla Camera regionale di conciliazione, istituita presso l’Istituto regionale di Studi giuridici “Arturo Carlo Jemolo”, attivando un procedimento certamente volontario e che non preclude tutti gli altri rimedi previsti dall’ordinamento, giurisdizionali e non. Infine, una volta attivato il procedimento, le amministrazioni dovranno intervenire obbligatoriamente nel procedimento per ascoltare le istanze dei cittadini.
Il testo finale è frutto della collaborazione tra Giunta regionale e Commissione, tenuto conto dell’approvazione di numerosi emendamenti consiliari, tesi, tra l’altro, a delimitare e meglio chiarire le competenze della Camera (che potrà conoscere anche delle controversie inerenti l’erogazione delle prestazioni sanitarie, ivi compreso per la responsabilità medica, all’interno di un tetto massimo fissato a 10000 euro).
La legge passa adesso alla Commissione Bilancio per l’esame della norma finanziaria e sarà così pronta per l’esame in Aula. Auspicabilmente, pertanto, prima dell’estate la legge potrà trovare la sua approvazione finale.