Nella giornata di ieri, giovedì 26 gennaio 2017, il Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione Giovanni Canzio ha aperto l’anno giudiziario. Durante la relazione il Presidente ha richiamato l’attenzione sui diritti fondamentali della persona sottolineando la necessità di una “chiara ed esplicita volontà legislativa” in particolare sul tema delle adozioni gay, ha poi toccato i temi che riguardano la fuga di notizie sulle indagini in corso, il maggior riserbo richiesto alle toghe, lo stop alla prescrizione e, in particolare, come in Italia sia avvertita la “percezione di una diffusa corruzione sia nella Pubblica amministrazione che tra i privati” ribadendo la necessità di “avviare un’approfondita riflessione sull’efficacia delle attuali misure, preventive e repressive, di contrasto del fenomeno”. Il primo Presidente, infine, ha difeso l’utilità della riforma penale e ribadisce il suo no al reato di clandestinità, pur sottolineando la necessità di un adeguato sistema repressivo contro il terrorismo internazionale. Sono questi i temi al centro della cerimonia di apertura che si è svolta a Roma presso il Palazzo della Cassazione. Molte le personalità delle istituzioni presenti, a partire dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, il Capo del Governo Paolo Gentiloni, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, la Presidente della Camera Laura Boldrini, il Presidente del Senato Pietro Grasso, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il Sindaco di Roma Virginia Raggi, il Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone e il Procuratore generale della Cassazione Pasquale Ciccolo.