Mercoledì 22 marzo 2017 a partire dalle ore 15 si terrà, presso la Corte di Cassazione, il corso territoriale sul tema: “Sfruttamento lavorativo e nuove forme di schiavitù”, organizzato dalla struttura di formazione decentrata della Corte di Cassazione ed inserito dalla Scuola Superiore della magistratura nella propria programmazione nazionale come corso t 17005.

L’incontro è volto ad approfondire le complesse problematiche connesse al diffondersi “selvaggio” di situazioni lavorative irregolari, fenomeno che si è registrato in tutta Europa e che rappresenta, da un lato, la degenerazione della strategia della deregolamentazione/destandardizzazione del mercato del lavoro adottata a partire dagli anni novanta dall’Unione europea per far fronte alle già esistenti perdita occupazionale e ridotta capacità di crescita economica e dall’altro una risposta impropria e spesso anche illecita a far fronte alla domanda di inserimento nel mondo del lavoro delle persone in condizione di particolare vulnerabilità come le donne, i giovani e i disabili.

Il corso ha una durata di 4 sessioni: la prima dal 22 marzo alle ore 15, dal titolo “Il lavoro irregolare come fenomeno di portata generale in Europa e in Italia, riguardante principalmente migranti e soggetti per varie ragioni “vulnerabili”.

La seconda, giovedì 23 marzo a partire dalle ore 9, dal titolo “Analisi più ravvicinata dei diversi settori in cui si manifestano i fenomeni dello sfruttamento lavorativo e delle nuove schiavitù” e la terza, dalle ore 15 alle 18, dal titolo “Le ricadute in ambito penale e non solo”. Venerdì 24 marzo 2017 a partire dalle ore 9 la quarta ed ultima sessione dal titolo “La nuova legge nazionale: come applicarla in modo virtuoso opinioni a confronto”.

Al termine delle 4 sessioni del corso è prevista una Tavola rotonda.

L’ingresso è libero e sono stati richiesti crediti all’Ordine degli Avvocati di Roma.