Nella mattinata di venerdì 11 maggio si è tenuta la prima lezione del VII corso di formazione dei tutori volontari per minori stranieri non accompagnati, organizzati dal Garante per l’Infanzia della Regione Lazio e dall’Istituto Arturo Carlo Jemolo in attuazione dell’art.11 della legge 7 aprile 2017 n.47 e del Protocollo d’Intesa siglato con il Tribunale per i Minorenni di Roma il 1° agosto 2017. Dopo l’approvazione e l’entrata in vigore della legge 47/2017 che contiene “Disposizioni in materia di misure di protezione per minori stranieri non accompagnati”, tutte le Regioni si sono attivate, con bandi, alla formazione di cittadini privati. L’art 11 della legge prevede l’istituzione, presso i Tribunale dei Minori, di elenchi di tutori volontari disponibili ad assumere la tutela di numerosi minori stranieri – secondo gli ultimi dati, i minori stranieri in Italia arriverebbero a quasi 18 mila e di età media tra i 16 e i 17 anni – presenti nel nostro Paese e provenienti soprattutto dal Gambia, Egitto, Guinea, Albania e Nigeria.
La Regione Lazio si è attivata immediatamente ed è stata, infatti, la prima regione a pubblicare l’avviso del bando tramite il Garante regionale, organizzando tre corsi di formazione strutturati in 4 moduli che si sono tenuti presso le aule dell’Istituto Jemolo. I cittadini privati del Lazio hanno risposto positivamente, i partecipanti sono stati circa 170.
Il tutore volontario assume la rappresentanza giuridica del minore, si fa carico dei suoi problemi, è interprete dei suoi bisogni e garante dei suoi diritti. Si occuperà ad esempio di pratiche amministrative, se il minore necessita di prestazioni sanitarie, valuta se presentare domanda di asilo o protezione internazionale, segue il minore nei percorsi formativi e di studio. La durata della funzione del tutore è legata all’età del ragazzo da seguire e al raggiungimento della maggiore età può diventarlo per un altro minore. All’ apertura del VII corso era presente Jacopo Marzetti, Garante Infanzia e Adolescenza della Regione Lazio.